Acquedotto del Peschiera: sì al raddoppio, ma non a più prelievo.

In merito all’allarme di PosTribù sul pericolo che corrono i nostri corsi d’acqua (Velino e Farfa) credo, pur non condividendo tutto quanto è nell’appello lanciato su change.org, che esso vada letto con attenzione.

E’ infatti reale il rischio che il raddoppio dell’Acquedotto Peschiera-Capore, opportuno per motivi di sicurezza rispetto ad una struttura che si avvicina al secolo di vita, non venga utilizzato, come fu presentato, come misura di sicurezza ma anche per aumentare la captazione.

Cosa dicono a questo proposito, i programmi dei candidati, su una opera strategica del PNRR e che riguarda un aspetto vitale per la capitale?

Rocca non dice niente: di acqua parla solo come acquacoltura ed energia idroelettrica.

D’Amato invece ne parla estesamente, evidenziando la fatiscenza della rete di distribuzione, la necessità di investimenti per ammodernamenti, ed del recupero delle acque piovane.

Ci sembra questo di D’Amato il giusto approccio. Non possiamo tuttavia sottacere una ambiguità (o disattenzione) riguardo proprio il “nostro” acquedotto, laddove il programma dice che esso “dovrà garantire autonomia idrica” alla Capitale.

Compito degli eletti di +Europa-Radicali Italiani-Volt nel Consiglio Regionale (sia con D’Amato Presidente sia se non dovesse essere così) sarà di vigilare che l’autonomia sia garantita dagli altri interventi necessari, e che il raddoppio del Peschiera rimanga nell’ambito della sicurezza; e magari, diminuendo le perdite delle reti di distribuzione, diminuisca il prelievo, specie per il Farfa dalle Capore.

Marco Giordani
candidato +Europa-Radicali Italiani-Volt per la circoscrizione di Rieti

Lascia un commento