Dalle elezioni la conferma della necessità di un Garante Comunale dei Diritti dei Detenuti

Sono passati 3 mesi da quando il sindaco di Rieti annunciò – via Facebook e Twitter – che presto anche il Comune di Rieti avrebbe avuto un Garante dei Diritti dei Detenuti. Fu un annuncio che fu accolto con soddisfazione da Sabina Radicale (con Cittadinanzattiva e Rieti Virtuosa), perché giudicavamo insufficiente l'attenzione dedicata a Rieti dal Garante regionale, che certo si deve occupare di molte strutture e in peggiori condizioni di quella reatina.

Ora, a nostro avviso, una conferma della "lontananza" del carcere della nostra provincia da Roma è venuta dalle recenti elezioni.

Il carcere di Rieti ospita circa 150 detenuti cittadini italiani, molti dei quali hanno diritto di voto. La possibilità di esercitare in concreto questo diritto di voto fu oggetto di una raccomandazione del Parlamento Italiano e lo stesso Garante Regionale, a fine Gennaio annunciava che "nelle prossime ore i collaboratori del Garante saranno nelle carceri per verificare la corretta applicazione delle procedure e per raccogliere informazioni sui provvedimenti adottati per l'istituzione dei seggi nelle carceri, per la verifica della sussistenza del diritto di voto dei soggetti che non lo hanno perduto, per l'affissione delle liste dei candidati e delle modalità di voto".

Nello stesso comunicato, il Garante affermava che “Nelle carceri della Regione ci sono decine di reclusi che non hanno perso il diritto al voto”; non erano decine, perché in quasi 350 hanno votato a Roma, 64 a Frosinone, 16 a Cassino, 14 a Velletri, 11 a Viterbo. A Rieti hanno votato solo in 8, e questo benché oltre 110 detenuti avessero un mese prima sottoscritto per la lista Amnistia, Giustizia e Libertà.

Davvero pochi 8, anche laddove si consideri che non tutti i detenuti italiani disponessero del diritto di voto. La discrepanza si può spiegare osservando come la effettiva partecipazione al voto si sia innalzata (fino a raggiungere il 60%; a Roma il 30%) negli istituti in cui i parlamentari radicali erano andati a spiegare personalmente ai detenuti cosa fosse necessario per poter votare.

Noi non sappiamo se collaboratori del Garante siano venuti anche a Rieti come annunciato, ma crediamo che un Garante Comunale dei Diritti dei Detenuti avrebbe potuto meglio garantire questo diritto ai detenuti.
Chiediamo perciò al Sindaco Petrangeli di dare attuazione, senza esitazioni, a quanto annunciato in dicembre.

Marco Giordani
segretario Sabina Radicale

9/3/2013

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