Commissariare il Comune di Rieti, a garanzia di elezioni democratiche

Sabina Radicale invita i propri aderenti ed i simpatizzanti delle lotte radicali ad aderire alla raccolta firme che Rieti Virtuosa sta offrendo ai cittadini per porre alle Istituzioni il tema dello scioglimento di Giunta e Consiglio Comunale di Rieti.

Sabina Radicale invita i propri aderenti ed i simpatizzanti delle lotte radicali ad aderire alla raccolta firme che Rieti Virtuosa sta offrendo ai cittadini per porre alle Istituzioni il tema dello scioglimento di Giunta e Consiglio Comunale di Rieti.

Veniamo dal 10° Congresso di Radicali Italiani, sul quale campeggiavano le parole pronunciate dal Presidente Napolitano circa una “prepotente urgenza”, e la precisazione dal nostro movimento che “sì, ma di Diritto, diritti e Democrazia”. Il Presidente della Repubblica si riferiva all’illegalità in cui lo Stato Italiano si trova riguardo alla situazione delle carceri, ma riteniamo che “prepotente urgenza” esista, con le dovute proporzioni, anche per la gestione cittadina.

Quando il legislatore fissa per il 30 Aprile il termine ultimo per l’approvazione, da parte del Consiglio Comunale, del consuntivo di Bilancio dell’anno precedente, non lo fa per mera formalità, ma perché questo consuntivo è strumento necessario agli amministratori per la corretta gestione dell’Ente e ai cittadini per il suo controllo.

Questa amministrazione si è invece tranquillamente predisposta a questo importante passaggio amministrativo quasi sei mesi dopo il termine ultimo. Già questa indifferenza verso le regole (il Diritto), considerate un inutile orpello del nostro vivere civile ed un laccio alla propria azione amministrativa, non possono non preoccupare per l’effetto che hanno sul rispetto di ogni tipo di regole e leggi da parte dei cittadini.

Ma non basta: oggi, a oltre dieci mesi dalla chiusura del Bilancio 2010, il Comune di Rieti non è stato in grado di approvare il suo consuntivo, se è vero che all’ultimo tentativo di qualche giorno or sono, ha partecipato solo un terzo dei consiglieri; questo mentre lo Statuto Comunale ne richiede almeno la metà, per un consiglio in seconda convocazione quale quello era; né la successiva rassicurazione del Sindaco circa la validità della votazione può essere sufficiente, essendo priva di una spiegazione, cosicché l’invito al ricorso al TAR appare come una sorta del peggior “se non le sta bene, allora mi faccia causa”.

A livello politico ciò mostra l’incapacità dell’Amministrazione di fare chiarezza (o di averne essa stessa) sullo stato delle finanze comunali, e anche la implicita sfiducia dei consiglieri su quanto sarebbe stato loro proposto.

Ma se queste sono considerazioni politiche, quel che a nostro avviso dovrebbe essere considerato in sede istituzionale è soprattutto che, da questa palese inosservanza di Diritto, deriva una sottrazione del diritto dei cittadini a conoscere.

Questa sottrazione del diritto a conoscere si trasforma direttamente in sottrazione di Democrazia, se consideriamo che siamo a pochi mesi dalla naturale scadenza del Consiglio e della Giunta: l’inadempienza di Giunta ed Amministrazione comunale non solo non mette i cittadini in grado di giudicare, ma chi legittimamente voglia candidarsi all’amministrazione cittadina e progettare un futuro per la città, dovrà farlo al buio della reale condizione delle nostre finanze.

Per questo crediamo che sia necessario un Commissario che possa fare quanto prima chiarezza sul bilancio 2010 e che si adoperi per rendere noto, prima possibile e comunque prima delle prossime elezioni, il consuntivo di quello del 2011.

Marco Giordani

Segretario associazione Sabina Radicale

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