Nel pomeriggio di domenica, l'on. Rita Bernardini, deputata radicale nel gruppo PD, membro della commissione giustizia della Camera ha compiuto una visita ispettiva al Carcere di Rieti.
Il carcere di Rieti è ormai noto in Italia come esemplificazione del fallimento della politica del governo su giustizia e carceri: questa politica si basa infatti sulla edificazione di nuove carceri, ma Rieti dimostra come quelle disponibili non le si riesce nemmeno a mettere in funzione.
Nel pomeriggio di domenica, l'on. Rita Bernardini, deputata radicale nel gruppo PD, membro della commissione giustizia della Camera ha compiuto una visita ispettiva al Carcere di Rieti.
Il carcere di Rieti è ormai noto in Italia come esemplificazione del fallimento della politica del governo su giustizia e carceri: questa politica si basa infatti sulla edificazione di nuove carceri, ma Rieti dimostra come quelle disponibili non le si riesce nemmeno a mettere in funzione.
Nel caso di Rieti questo ha significato per ora solo vantaggi per le imprese amiche coinvolte nella costruzione. Per i detenuti, ai disagi della stuttura "antica" del Santa Scolastica, si sono sostituiti quelli di sovraffollamento e della difficile raggiungibilità di Rieti da parte dei parenti in visita.
Più critica è la situazione degli operatori carcerari, dato il loro ridottissimo numero che non solo impedisce l'apertura delle nuove sezioni ma li costringe a turni massacranti.
Della loro condizione si è già avuta eco in città; oggi alcuni di essi hanno preso l'ulteriore iniziativa di aderire allo sciopero della fame per l'aministia in cui Marco Pannella, accompagnato a vario titolo da 4000 tra operatori, detenuti, familiari e semplici cittadini, è impegnato dal 20 aprile per la situazione della giustizia e delle carceri in italia e la possibilità di un'amnistia.
A seguito di quanto ha osservato durante la sua ispezione, Rita Bernardini ha annunciato una interrogazione parlamentare su questa emergenza di organico agenti e sulla conseguente non apertura dei nuovi reparti.