Terremoti: serve più informazione sulla prevenzione, non meno informazione sulle scosse!

Da settimane uno sciame sismico preoccupa le zone comprese tra l'alta valle dell'Aterno (AQ) e quello del Velino (RI). È notizia di ieri che l'Istituto Nazionale di Vulcanologia, di concerto con la Protezione Civile, ma anche coerentemente con la politica dell'ottimismo berlusconiano, stia valutando di smettere di informare; perché, si dice, ci si allarma, mentre quello di cui bisogno è la prevenzione. La cosa ci sembra demenziale, giacché non si vede come la non informazione possa creare prevenzione; al contrario, quello di cui si ha bisogno è maggiore informazione anche sulla prevenzione.

Non ci riferiamo alla prevenzione di cui abbiamo notizia si siano occupati da un lato il PD provinciale, nel raccomandare di attrezzarsi per alleviare i disagi in caso di un evento di maggiore intensità e dall'altro la Polverini, che assicura di aver attivata "immediatamente la Protezione Civile del Lazio per garantire eventuale sostegno ai comuni interessati"; certo, anche questo serve, ma prima della prevenzione dei disagi viene quella dei danni. All'Aquila già da giovedì scorso il Comitato provinciale per l'Ordine e la sicurezza pubblica ha chiesto ai sindaci, che ne hanno responsabilità, di proseguire lo screening delle situazioni abitative a rischio; non si ha notizia, invece, di analogo richiamo nella provincia di Rieti.

"Proseguire", si dice, giacché lo scorso Aprile la Protezione Civile chiedeva ai comuni "di analizzare lo stato delle conoscenze sulla vulnerabilità degli edifici pubblici comunali e di quelli strategici e rilevanti presenti nel territorio comunale, soprattutto scuole e ospedali e la valutazione della vulnerabilità del patrimonio edilizio privato in relazione all'età degli edifici e all'abusivismo edilizio", di tenere su questo tema dei consigli comunali "aperti" e di farne rapporto alla Regione ed alle associazioni di enti locali. Quanti comuni delle zone ad alto rischio (Cicolano, Alto Velino, Alto Tronto) e medio rischio (pressoché tutta la provincia) si sono attivati in tal senso? E laddove si siano attivati, cosa ne sanno i cittadini?

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